Val Pusteria, Dolomiti, Valle Aurina, Anterselva e dintorni.
Pubblicato da Giancarlo in Itinerari · Lunedì 02 Set 2024
Tags: Val, Pusteria, Dolomiti, Valle, Aurina, Anterselva
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Torrente Lago di Neves
Val Pusteria, Dolomiti, Valle Aurina, Anterselva e dintorni.
Approfittando delle vacanze estive con la mia famiglia, finalmente, dopo alcuni anni di assenza da questi luoghi, sono ritornato nelle mie montagne preferite, la regione dolomitica e i suoi dintorni.
Campo base, ma diciamo semplicemente il nostro splendido appartamento a Montal-Mantana, una piccolissima località a pochi chilometri da San Lorenzo di Sebato. Fra l’altro l’appartamento è situato leggermente più in alto e isolato rispetto alla località Mantana, praticamente immerso nel silenzio e nel verde paesaggio montano, veramente stupendo.
- Brunico
Il primo giorno decidiamo di scendere a Brunico per visitare il caratteristico centro storico, molto bello. Essendo domenica purtroppo molte attività sono chiuse, ma comunque merita senz'altro la visita per ammirare la bellezza di questa cittadina. Brunico è il capoluogo storico, culturale, economico e amministrativo della Val Pusteria, oltre che la sede del comprensorio della Val Pusteria.
Dopo alcuni chilometri percorsi tra i vari vicoli del centro, si fa ora di pranzo e visto i molti turisti presenti, decidiamo di uscire da Brunico per cercare un locale tipico ma fuori dai centri abitati. Analizzando le indicazioni fornite da Google, decidiamo per la Gasthaus Moar, una trattoria tirolese ad una quindicina di chilometri. Per raggiungere il locale percorriamo una strada che sale lungo il crinale verde e alberato di un monte e arriviamo in quello che sembra un maso di montagna. Entriamo e ci sembra di essere in una baita, naturalmente tanto legno molto caratteristico, servizio cordiale e familiare, ottimi i classici piatti del territorio.
- I Bunker a Mantana e Vipiteno
Il secondo giorno, dopo una leggera pioggia mattutina, decidiamo di fare un po’ di trekking partendo direttamente dal nostro appartamento; percorso poco impegnativo, un semplice anello per l’escursione dei Bunker a Mantana.
Essi fanno parte del "Vallo Alpino Littorio", eretto alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale; percorso molto facile e adatto a tutti, trovate eventuali informazioni dettagliate a questo link:
Nel pomeriggio ci rechiamo a Vipiteno-Sterzing. Effettivamente è un po' fuori zona ma non avendo fatto programmi era comunque una meta che ci incuriosiva e che volevamo visitare (io rivedere dopo tanti anni). Vipiteno non delude mai, il bellissimo e vivace centro storico, malgrado un po' di chilometri di distanza per arrivare, la visita è stata veramente molto apprezzata.
Vipiteno - Centro
- Anello Cortina d’Ampezzo passo Falzarego
Nuovo giorno, nuovo itinerario, si decide di scendere verso Cortina d’Ampezzo facendo un percorso ad anello. Partiamo con direzione Brunico, poi proseguiamo lungo la strada della Val Pusteria fino a Dobbiaco, da qui scendiamo verso la provincia di Belluno percorrendo una meravigliosa strada panoramica inserita tra due vallate che nel suo tragitto confina con Prato Piazza da un lato e il Monte Cristallo dall'altro, fino a raggiungere la località di Cortina.
Naturalmente non potevamo non farci mancare una passeggiata nel centro storico di Cortina. Purtroppo in questo periodo (Agosto 2024) è un cantiere a cielo aperto, probabilmente in preparazione delle Olimpiadi invernali 2026; alcuni edifici fatiscenti sono in demolizione, si vedono tantissime gru edili che spuntano come funghi in ogni angolo del paese. Camminiamo alcune ore tra le vie del centro storico e dato l’orario decidiamo di fermarci per il pranzo e per assaporare alcuni piatti tipici.
Nel pomeriggio, per il ritorno a Mantana, si procede in direzione Passo Falzarego, facendo come scritto un percorso ad anello. Questo valico è un’importante via di comunicazione fra Cortina e la val Badia. La strada è anche molto frequentata da ciclisti e motociclisti, percorso naturalmente tortuoso ma di una bellezza indescrivibile.
Vista da Passo Falzarego
Arrivati alla cima del passo Falzarego (2109 metri) restiamo estasiati dalla bellezza e dalla maestosità delle vette che possiamo ammirare: Sass de Stria, Lagazuoi, Tofana di Rozes, Antelao, Cinque Torri, Averau, Croda Negra, Col Gallina e Civetta. Ad ogni curva e tornante si apre davanti a noi un nuovo splendido scenario; un continuo fermare l’auto in cerca di una piazzola per poter ammirare e fotografare queste montagne incredibili.
Vista da Passo Falzarego
Proseguendo sulla strada del ritorno e dopo alcune decine di chilometri si attraversa la località San Martino in Badia dove troviamo la deviazione con le indicazioni per andare al Passo delle Erbe. Noi proseguiamo sulla nostra strada perché ci eravamo già stati alcuni anni fa (ci sarei ritornato molto volentieri se non fosse stato per la tarda ora, ma il mio consiglio è comunque quello di prendere lo svincolo e visitare questo luogo incantevole che si raggiunge in 20 minuti circa, un punto panoramico e suggestivo per poter ammirare il Sass de Putia, visibile in tutta la sua bellezza anche su una mia foto).
Passo delle Erbe (Foto del 2015)
Proseguiamo e arrivati ad una decina di chilometri dal nostro appartamento ci fermiamo a San Vigilio di Marebbe, piccola località turistica situata nella Valle di Marebbe, laterale della Val Badia, parte della Ladinia e uno dei centri turistici principali. Qui ci prendiamo una breve pausa ristoratrice e poi proseguiamo sulla strada del ritorno.
- Anterselva passo Stalle Obersee
Nuova giornata, oggi si va al lago di Anterselva nell'omonima vallata. Si percorre sempre la strada della val Pusteria direzione Dobbiaco, ma arrivati in località Valdaora di Mezzo si prende il bivio verso Anterselva- Passo Stalle. Entriamo nella vallata, si prosegue seguendo la strada per circa 20 chilometri, in prossimità della meta la carreggiata si stringe, iniziamo a costeggiare il suggestivo lago di Anterselva dalle acque color smeraldo. Purtroppo ci rendiamo subito conto dell’elevato numero di macchine parcheggiate e dei tantissimi turisti che costeggiano la riva del lago, veramente troppi per noi. Vista la situazione del troppo caos decidiamo di proseguire verso il Passo Stalle.
Località Obersee
La strada che porta al Passo è ad una sola corsia, dal 1' al 15' minuto di ogni ora si transita lungo la direzione Passo Stalle-Lago di Anterselva, mentre dal 30' al 45' minuto si procede in senso opposto e si sale in un susseguirsi di tornanti. E’ uno degli itinerari più amati dai motociclisti in Val Pusteria. Il Passo Stalle è anche un vero e proprio paradiso per gli escursionisti e per chi è alla ricerca di un po' di tranquillità che troverà sulla sua sommità.
Arrivati in cima, ad un'altitudine di 2.052 m, si trova anche il Lago Obersee, e, a poca distanza, il Rifugio Obersee. Un tempo il Lago Obersee fu importante soprattutto per la pesca. Secondo alcune ricerche già 1.000 anni fa qui si pescava. Oggi il lago grande 12,9 ettari è popolato da sanguinerole, salmerini alpini e trote. Inoltre nel 1999 qui è stata trovata una piroga che risale a 1.000 anni fa. È il reperto navale più alto d'Europa. Qui la temperatura è molto più fresca, circa 15°. Parcheggiamo l’auto e decidiamo di fare una passeggiata per ammirare la bellezza di questo luogo facendo il giro attorno al lago.
Lago di Obersee
Naturalmente i programmi non vanno sempre rispettati; arrivati alla parte opposta del lago, infatti, troviamo delle indicazioni lungo il sentiero che scende e costeggia il torrente “Staller Almbach”; il cartello suggerisce di raggiungere una malga e noi, naturalmente, decidiamo di proseguire lungo questo nuovo percorso anche perché si sta facendo ora di pranzo.
Dopo circa 20 minuti si arriva, ci fermiamo per pranzare: tipica Marenda Tirolese (affettati, formaggi, e una “tremenda” salsa con il rafano, veramente troppo forte per me), naturalmente il Canederlo in brodo e per finire la frittella con marmellata di mirtillo rosso. Al ritorno, uscendo dal sentiero principale, ne approfitto per scendere verso il torrente Staller Almbach e scattare qualche foto.
- Valle Aurina Lago di Neves
Ed eccoci arrivati ad un nuovo giorno, per noi il penultimo prima della partenza. Consigliati da una coppia di ragazzi conosciuti il giorno prima ad lago di Obersee, oggi ci dirigiamo verso il lago di Neves, percorrendo un buon tratto della strada che attraversa la valle Aurina.
Il lago di Neves si trova in cima alla valle di Selva dei Molini, una valle laterale della valle Aurina. Arrivati in località Molini di Tures, per raggiungere il lago si prende la deviazione per il paese di Selva dei Molini, si prosegue e si raggiunge il paesino di Lappago, a 1.430 metri s.l.m.
Il bacino è raggiungibile solamente in estate attraverso una ripida strada a pagamento, in inverno, invece, la strada rimane chiusa a causa del pericolo valanghe. Il lago è artificiale ed è stato costruito negli anni Sessanta a quasi 1.900 metri di quota. Un sentiero circolare permette di passeggiare attorno ad esso. Nei mesi estivi, anche la diga ad arco è percorribile a piedi.
Lago di Neves
Arrivati in cima vediamo di lato la diga, proseguiamo e cerchiamo un parcheggio, ci prepariamo con scarponi e zaini e cominciamo il bellissimo percorso ad anello attorno al lago. Siamo immersi in una grande vallata con al centro il bacino e attorno alcune cime rocciose ed altre ricoperte di boschi. Durante il percorso a piedi troviamo molti torrenti che scendono dalle montagne verso il lago, per superare quelli più grandi attraversiamo dei ponti in legno, sul lato del lago opposto alla diga troviamo una piccola oasi, sembra una spiaggetta ma naturalmente senza sabbia ma con sassi bianchi; qui attraversiamo il torrente principale, probabilmente alimentato dal ghiacciaio che si intravede guardando verso le montagne adiacenti. Attraversiamo il torrente con il classico ponte in legno e dopo poco arriviamo ad una malga.
Sembra un caso ma è ora di pranzo e ci fermiamo, il cortile è pieno di tavoloni e gente che pranza, al sole fa caldo anche a questa altezza e quindi decidiamo di stare all'interno della malga. Naturalmente pranzo tipico con zuppa d’orzo, gnocchi con aglio orsino e frittelle di formaggio fritto su letto di patate.
Lago di Neves
Proseguiamo il giro del lago, seguendo il suggestivo sentiero che lo costeggia e dopo una trentina di minuti raggiungiamo la diga; si oltrepassa un cancello chiuso ma facilmente apribile, e si attraversa la diga a proprio rischio e pericolo, come viene riportato su un cartello. Andiamo oltre e la percorriamo, a sinistra il bacino del lago a destra il precipizio della valle, sentiamo il vento che sale dalla vallata e che ci dà un po' di sollievo.
Oltrepassata la diga, si riprende la strada a sinistra che costeggia il lago e porta verso il parcheggio; in prossimità dell’auto vorrei proseguire per tornare sul torrente principale e scattare altre foto ma un improvviso scroscio di acqua mi fa desistere e saliamo in auto per il ritorno.
Cappella di santo Spirito
Sulla strada del ritorno prima di immetterci nello svincolo in località Molini di Tures ci viene voglia di rivisitare la chiesetta di Santo Spirito presente a fine della Valle Aurina, quindi anziché ritornare verso l'appartamento ci addentriamo in direzione Predoi, dopo una ventina o poco più di chilometri la strada finisce si parcheggia e si prosegue a piedi fino alle bella cappella del santo spirito, luogo incantevole circondato da alte vette montuose, da qui partono molteplici e vari sentieri per i trekking, per tutti i gusti. Anche questa è stata una giornata piena e ricca di emozioni e posti incredibili.
- Museum Ladin Ciastel de Tor
Ahinoi, siamo arrivati all'ultimo giorno pieno, poi domani si ritorna a casa, perciò oggi decidiamo di riposarci un po' e quindi giornata di cultura: andiamo a visitare il Museum Ladin Ciastel de Tor in località San Martino in Badia. Il museo è ospitato all'interno di un bellissimo castello ben restaurato e conservato, con diverse sale che trattano la storia del popolo dei Ladini e la loro cultura, la loro lingua e le loro tradizioni.
Museo Ladino Castel de Tor
All'ingresso viene fornita un’audio guida che si attiva in base alle aree tematiche che si andranno a visitare. I contenuti che trovate all'interno di questo museo sono veramente tantissimi. Una trentina circa di aree tematiche e quasi altrettante le rispettive audio guide che vanno dai 3 minuti ad oltre 10 minuti di audio racconto, quasi sempre con immagini e video che interagiscono con i contenuti. Il tutto si sviluppa su tre piani per poi in ultimo finire sulla torre del castello con vista sulla vallata. Occorrono non meno di due ore per visitare gran parte delle sale ben allestite e documentate.
Purtroppo siamo arrivati alla fine delle nostre vacanze. È sempre triste lasciare questi monti e queste verdi vallate, alcuni posti li conoscevamo ma dopo tanti anni avevamo un forte desiderio di rivederli. Altri luoghi sono stai una fresca e appagante novità. Naturalmente questo non è un addio ma come sempre, per noi che amiamo le Dolomiti e i suoi dintorni, è un arrivederci.
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