Panarea e Stromboli by night

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Panarea e Stromboli by night

Giancarlo Bartolini Photography

Panarea

Durante i 10 giorni trascorsi sulla Costa degli Dei, visto che c’era la possibilità, abbiamo visitato anche due isole dell’arcipelago siciliano delle Eolie (Panarea e Stromboli) che distano circa 120 minuti di navigazione dal porto di Tropea.
 
Abbiamo viaggiato con Tripodi Navigazione e durante la mini crociera la voce di Gaetano ci ha allietato con la sua simpatia e con informazioni molto interessanti su quello che stavamo vedendo e su quello che avremmo visto una volta arrivati alle isole, fornendo molte informazioni utili e non scontate anche su come comportarsi una volta sbarcati.


Panarea - Vista da un terrazzo
 
La prima isola che visitiamo è Panarea, ma prima di scendere facciamo una circumnavigazione dell’isola che è di origine vulcanica come tutte le Eolie. Come ci ha spiegato molto bene Gaetano, quello che vediamo in superficie è la parte più piccola di Panarea e il resto è tutto sommerso. L’isola è come un panettone tagliato a metà, la parte dietro è sprofondata e ciò che è visibile non ha spiagge ma è a picco sul mare.
 
Gli isolani (circa 200) vivono ora soprattutto del successo turistico dell'isola, esploso alla fine degli anni settanta, ma iniziato alla fine degli anni cinquanta, con la scoperta di queste isole da parte di villeggianti più avventurosi, alla ricerca di un'oasi di vita più semplice e a contatto diretto con la natura.


 Panarea - Tipico giardino

Le strade sono tutte strette, non ci sono automobili ma solo piccole autovetture elettriche; molte di queste sono taxi che portano i turisti e bisogna fare molta attenzione a camminare per le stradine dell’isola perché questi mezzi, essendo elettrici, sono molto silenziosi e non si sentono arrivare. Le abitazioni sono bianche, con giardini colorati molto curati, con terrazzi a vista sul mare e ricordano molto alcune immagini e cartoline di isole greche.
 
Panarea è famosa in tutto il mondo per essere uno dei centri estivi del divertimento notturno con le sue varie discoteche, essa è un mix perfetto per chi, oltre al divertimento, vuole trascorrere anche ore in totale relax.


 Panarea - Strada del centro

Chi ama la tranquillità potrà immergersi nelle cristalline acque della famosa baia di Cala Junco che si trova a 40 minuti a piedi partendo dal porto di San Pietro o andare a fare una lunga passeggiata panoramica per raggiungere la spiaggia rocciosa “Fumarole”.


 Stromboli

Dopo una sosta di circa 3 ore per visitare Panarea, si parte alla volta della seconda isola, Stromboli, alla quale si arriva in meno di 50 minuti. Stromboli è tuttora uno dei vulcani più attivi del mondo, e l’isola si caratterizza per la sabbia nera, le rocce vulcaniche e il mare cristallino.


 Stromboli - Spiaggia nera.

L’isola è composta dai villaggi di San Vincenzo e San Bartolo, situati nell’area nord est dell’Isola e che formano il paese di Stromboli. Altro piccolissimo centro abitato è Ginostra, con un totale di circa 500 abitanti che vivono sull’isola tutto l’anno. Anche in questo contesto, come a Panarea, le strade sono strette e percorse da piccoli mezzi elettrici a 4 posti. Grazie all’amico Vittorio che era un frequentatore e conoscitore di questi luoghi, ci siamo fermati in un locale di cui conosceva il proprietario, il quale, molto gentilmente, altre ad offrirci una granita “spaziale”, ci ha portato in giro per l’isola con il suo mezzo elettrico facendoci visitare il centro e permettendoci di godere delle viste più caratteristiche. Un giro veramente molto bello e particolare su questi mezzi.


Stromboli- barche pescatori

Ci siamo fermati, infine, nella Piazza San Vincenzo, affacciata sul mare, nota per la spettacolare vista sul Mediterraneo e sul rinomato Strombolicchio, un piccolo isolotto vulcanico che rappresenta il punto più a nord dell'intera regione siciliana. Da qui siamo scesi al porto a piedi percorrendo le caratteristiche stradine del centro, ricche naturalmente di abitazioni tipiche, negozi e bar.


Stromboli - Lungomare

 Per merito del film girato sull’isola nel 1949 da Roberto Rossellini “Stromboli Terra di Dio”, le Isole Eolie sono finite sugli schermi cinematografici di tutto il Mondo, favorendo l’avvento del turismo che oggi è il motore principale dell’economia Eoliana.
 
Una curiosità: Jules Verne ha ambientato a Stromboli la fine del suo “Viaggio al centro della Terra”.


 
Siamo ripartiti verso sera, al tramonto, in modo da poter fermarci con la motonave davanti alla parte dell’isola in cui si possono ammirare le eruzioni del vulcano attivo, la cosiddetta sciara. Un giro notturno e suggestivo, in un’atmosfera surreale irripetibile.
  
Anche il ritorno a Tropea è stato molto bello, con il rosso del tramonto che colorava il mare e la sagoma fumante dello Stromboli in lontananza… una bellissima avventura.




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